I ESEMPIO:
La prima volta che vidi Ataru Moroboshi fu in televisione. Era il coprotagonista
di una serie di cartoni animati e lavorava con una coi capelli verdi, una
certa Lamù. Era il 1979.
Quella stessa sera davanti allo specchio mi preparai ad uscire. Misi
un baby doll corto nero di seta e il rossetto sbavato sulla guancia.
La smagliatura sul mio polpaccio era evidente, così quel cane
ringhioso non ci pensò due volte a rincorrermi. La sua bava stava
per incollarsi ai miei tacchi quando svoltai l'angolo e mi rifugiai in
un bar frequentato da ESP.
Per prima cosa cercai un microfono. Certo… volevo intonare il mio blues
preferito e così versare tutte le lacrime. Ma il barista mi stese
con uno sgambetto. Voleva offrirmi l'ultimo cocktail di sua invenzione:
un misto di gin, tequila, vodka, vavavuva e miralanza, shakerato direttamente
dalla sua bocca. Non ci ero abituata.
Così mi alzai e me ne tornai a casa, giusto in tempo per lo
squillo del telefono. Era un predicatore, era quello che avevo sempre voluto.
Mi chiedeva di andare con lui in Kentucky. Credevo di sognare, invece era
la mia immaginazione che mi tirava scherzi scemi. Che scema!
Una volta avevo un amante che si era fatto lacerare tutti i tessuti;
dovette farseli ricostruire in lega speciale di domopack e silicio. Diventò
poi l'uomo da 1 milione di $. Era un uomo molto forte e molto fragile,
il suo corpo era in piena contraddizione con il suo essere. Alla fine di
ogni puntata piangeva sulle mie spalle e dovevo spiegargli che era tutto
finto. In ogni caso con lui finì perché io ormai avevo compiuto
12 anni e mi ero innamorata di Ranxerox. Però mica come mia cugina
Lubna. Io lo amavo veramente.
All'epoca mi piaceva molto camminare di notte con i tacchi a spillo
sotto tunnel pedonali, per ascoltare il rintocco veloce dei miei passi
sull'asfalto. Immersa in una sottile nebbia mentre la pioggia finiva di
scrosciare io venivo manomessa da un paio di balordi ubriachi o da uno
psicopatico sessuale o da ragazzini inconsapevolmente eccitati.
Era un short-lived exercise, un passatempo credo, non ne sono sicura:
forse si dice hobby.
Ataru l'ho incontrato questa mattina, il giorno del mio 18° compleanno.
Ma questa è un'altra storia…
(to be continued)