SOGNO DI UNA NOTTE DI QUESTA ESTATE

L’albero di melagrane a pochi passi
tra gli sterpi e le pietre bianche affioranti
dalla terra, gli stessi fruscii di serpi e
il sottofondo sostenuto degli insetti.
La masseria, verde qua e là di muschio
e ornata dalle zampe dei ramarri.
Gli ulivi e la vite
i pomodori e i peperoni
il vino con le pesche
e la carne che si fa molle e saporita.
Il fresco delle palme basse
e i ricci tagliati sul bagnasciuga
la sabbia tra le pieghe e il sole su tutto
rimane.
Invece il sale cola via con una doccia
fredda da una pompa di giardino
e gli scogli appuntiti lasciano segni sul
mio culo pieno
e la mia pancia bianca.
Mi sento assonnata e frastornata da tutto questo mare
e sogno il fresco della campagna di sera
l’odore delle erbe infestanti
e la tua mano che passa leggera sulle mie braccia
e si chiude sul seno già dritto
mentre la bocca si sofferma aperta
la lingua contro il palato e un morso
di anguria si scioglie.
Intanto viene il vento a portar le nuvole
gialle che piovono terra di un paese lontano.
Un polipo si insinua furtivo tra le mie
cosce mentre dormo
tu teneramente mi baci le labbra
e mi leggi gli occhi
e ti muovi
io non posso far altro che allargarmi
e posare le mie mani su di te dove sono comode
e galleggiare fra i sudori e le lenzuola
e le grida dei piccoli pipistrelli
e chiudermi con te
nel nostro
mondo.

Romina Cacioppolina