Silenzio - buio - notte d'estate.

Cielo stellato e luna argentata, grande e bislunga.

Nella quiete notturna si diffondono all'improvviso,

dolci e lente, morbide e romantiche, delle note musicali.

Sussurri, luci, rumori di tapparelle

e voci maschili adirate: ancora voi maledetti! -

andate a dormire o chiamo la polizia!

E intanto si affacciano: Dante! Ehi, Dante!!

Ma sull'ultima "e" la voce si smorza - silenzio -

mentre la musica continua e loro

non tornano a letto.

Nella notte profonda si alzan

le voci femminili: che c'è? è arrivata la polizia?

che fai lì in silenzio?

- nessuna risposta -

che guardi? E i maschi

son lì, immobili e taciturni,

con lo sguardo fisso

e voglioso. Che guardi?

Un terrazzo

debolmente

rischiarato da una

lampada ma

illuminato dalla luna

splendente, due

figure che danzano

al suono della musica.

Un uomo (il pittore

delle grandi tele)

e una donna, tutti e due

nudi, nel chiarore lunare

la donna si muove

leggera ed armoniosa

e offre i suoi bianchi seni

e le sue deliziose chiappe

alla brezza notturna ed agli

sguardi ammirati del popolo maschile

dei piani alti. Mentre le note continuano

a diffondersi nella notte e le due figure

continuano a danzare, viene chiamata la polizia

dai "maledetti" per liti furiose scoppiate ai piani alti.

 

(continua)