E quello lì che strappa le riviste, poi le incolla sulla tela e le colora è un pittore?

Dicono che è mec-art, sarà, ma di arte non si vede niente e la mec cos'è? E' vezzeggiato, coccolato e concupito dalle donne; gli regalano profumi che lui divide generosamente con l'amica, moglie del collega scultore (ARDEN FOR MEN). Al mattino lo vedi uscire dallo studio un po' trascinoso, va al bar e beve un caffè; poco dopo ricompare col sacchetto della spesa: pane-bistecca-latte per l'ulcera, un peperone e le fragole.

Viaggia sempre sulla sua vecchia auto e discute con il popolo dei piani alti perché pretende di metterla fra le loro, 1100 FIAT e Giulietta Alfa nuove e luccicanti, mentre la sua è munita di fil di ferro per tener chiuse le portiere e sul sedile c'é un fiasco pieno d'acqua per rimboccare il radiatore bucato. Discute e si arrabbia, ma perché non devo metterla lì fra le vostre? E' un'auto, mica un cavallo. Accorre il buon Dante a mettere pace e T, il pittore, di malavoglia, mette l'auto fuori dal recinto precisando, però, che se gliela rubano chiede i danni.

Ha bisogno di tele e colori, l'amore ce l'ha ma non gli basta. Ha bisogno di soldi. Allora accetta la sfida di una bella, non più giovanissima, alta e cavallona pronta a tutto: 500 lire al colpo, più ne fai, più ne hai. Sera, doccia, profumo e musica; mattino, pallore, occhiaie e passo stanco. Ce l'ha fatta: 20 mila lire, ma che fatica perché mentre li faceva, a ritmo lento e possente, doveva contarli.

Da anni è famoso, non ha più bisogno di cavallone desiderose d'amore; si è sposato, è diventato padre ed ha acquistato una grande fattoria in Emilia, dove vive e continua a dipingere.

 

(continua)

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